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costruzione
comunicazione
relazione
In effetti, a pensarci bene, la montagna si definisce per contrasti:
cielo/terra, salita/discesa, valli/rilievi, vette/precipizi, ombre/luci.
Suscita ammirazione ma incute soggezione, esalta e respinge.
La montagna è il bello e il Sublime,
il luogo del confronto diretto e volontario, fisico e morale,
tra l’uomo e una natura inumana, indomita.
La Forcella Marmarole è proprio così, “una grande atmosfera”
che accentua questi contrasti: l’altezza non è un granché,
ma è un ambiente molto selvaggio, in cui domina la verticalità.
Non è più solo un luogo, è già un’esperienza:
siamo in un altro mondo e siamo contemporaneamente nel nostro mondo.
Là c’è la nostra identità, là riscopriamo la nostra natura, l’essenziale.
Lassù possiamo sentire quella forza che ci spinge
ad elevarci al di sopra di noi per discendere dentro noi stessi.
È questo il paradosso a cui ci costringe la montagna:
siamo lontanissimi dalle nostre case, ma siamo a casa.
Ecco, è questo che sarebbe bello comprendere e realizzare,
anche solo simbolicamente, per il Nuovo Fanton.
cliente
Sezione Cadorina del C.A.I di Auronzo
Fondazione Architettura Belluno Dolomiti
partner
Andrea Rosada (progettazione)
Corrado Curti (strutture)
credits
CIVICO13
2015, Auronzo di Cadore (BL)
4 STEP, 3 MODULI-SEZIONI
UN BIVACCO SU DUE PIEDI